Riscaldamento ridotto per il caro gas, si “salvano” sei comuni montani

Quindici giorni in meno di riscaldamento: il periodo inizierà con otto giorni di ritardo e si chiuderà con una settimana di anticipo. È quanto deciso dal Ministero della Transizione Ecologica per ridurre il consumo di gas. L’Italia è divisa in zone climatiche, che tengono in considerazione le differenze dovute a latitudine, longitudine, altitudine e vicinanza al mare.

A Piacenza termosifoni accesi dal 22 ottobre al 7 aprile, con 13 ore al giorno. La regola sarà la stessa per 42 comuni su 48 centri della provincia (la classificazione del 2016 mantiene la vecchia suddivisione dei comuni di Alta Val Tidone differenziando tra Pecorara, Nibbiano e Caminata) mentre a Cerignale, Coli, Ferriere, Morfasso, Pecorara e Zerba non ci saranno limitazioni. L’unità di misura utilizzata per la suddivisione sono i gradi-giorno di energia: con Gradi Giorno (GG) viene rappresentata la somma – calcolata per ogni giorno su un periodo annuale convenzionale di riscaldamento – della differenza (solo quella positiva) tra la temperatura interna decretata da ogni Paese (fissata per convenzione a venti gradi) e la temperatura media esterna, risultando quindi una misura della rigidità di un clima tanto più è elevata di valore. Tramite questo indicatore è possibile quindi classificare il territorio sulla base di intervalli espressi appunto in Gradi Giorno con cui vengono determinati sia il periodo di accensione del riscaldamento ed il numero di ore giornaliere consentite.

LE ZONE – Zona A (<600 Gradi Giorno), Zona B (600 – 900 GG), Zona C (901 – 1400 GG), Zona D (1401 – 2100 GG), Zona E (2101 – 3000 GG), Zona F ( >3000 GG). In Zona A riscaldamenti accesi dal 8 dicembre al 7 marzo con cinque ore al giorno; in Zona B dal 8 dicembre al 23 marzo con sette ore al giorno; in Zona C dal 22 novembre al 23 marzo con nove ore al giorno; in Zona D dal 8 novembre al 7 aprile con undici ore al giorno; in Zona E dal 22 ottobre al 7 aprile con tredici ore al giorno; nessuna limitazione in Zona F.

PROVINCIA – La provincia di Piacenza rientra quasi interamente in Zona E, fatta eccezione per sei comuni montani (Cerignale, Coli, Ferriere, Morfasso, Pecorara e Zerba) che fanno parte della Zona climatica F. Per i residenti in questi sei comuni non ci saranno limitazioni né temporali né orarie per l’accensione del riscaldamento.

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