Question time, Tagliaferri (Fdi) “Tutelare i lavoratori delle imprese del biomedicale”

Tutelare i lavoratori delle imprese fornitrici di dispositivi medici per il sistema sanitario regionale. La richiesta, con un’interrogazione a risposta immediata in aula, arriva dal consigliere regionale piacentino Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia).

“Con il cosiddetto meccanismo del payback – spiega il consigliere – in caso di sforamento della spesa sanitaria nelle regioni le imprese fornitrici di dispositivi medici sono chiamate a coprire il 50 per cento dei costi in eccesso: secondo i dati della Federazione italiana fornitori ospedalieri (Fifo) solo per il quinquennio 2015-2020 le aziende dovrebbero restituire in media somme pari a metà del proprio fatturato annuo (circa 3,6 miliardi di euro)”. Per questo, prosegue, “si prevedono fallimenti aziendali, con conseguenti crisi occupazionali”. Inoltre, aggiunge il consigliere, “si teme un’incidenza negativa sulle forniture per il servizio sanitario regionale, a rischio è la qualità e la tempestività delle cure”. Sempre da Fifo, ma anche da Confcommercio e Confindustria, conclude Tagliaferri, “si rileva che l’obbligo alla partecipazione alla spesa pubblica è illegittimo, incostituzionale e pregiudizievole”.

La replica dall’assessore Raffaele Donini: “Le ragioni dell’insofferenza del settore biomedicale sono da noi comprese, tanto che abbiamo impegnato risorse, coperte da un miliardo di euro dal governo nazionale. Siamo favorevoli a cambiare le quote, siamo d’accordo a rimodulare il tetto stabilito dalla normativa in materia”. “Questo settore – aggiunge – è per noi indispensabile, è quindi importante ricercare finanziamenti, come il governo nazionale sta facendo, per arrivare a una soluzione”. Tagliaferri si è dichiarato non soddisfatto: “Servono i fatti, proposte di buon senso, vigileremo su come qui verrà trattato il problema, a Roma ci stanno già lavorando”.

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