Presentato “Seventyfive bpm”, in un corto il trasporto di un organo per il trapianto foto

Una tazzina che cade dalle mani della mamma e si spezza sul pavimento e da lì tutto in bianco e nero; il chirurgo che si toglie guanti e maschera e rivolge un “grazie” al cielo: l’inizio e la fine del film “Seventyfive bpm” che è stato presentato in anteprima nazionale sabato scorso nella sala degli Amici dell’arte presso il complesso Ricci Oddi a Piacenza.

Un cortometraggio (soggetto, sceneggiatura e regia di Gian Francesco Tiramani) che ha incollato i tantissimi presenti all’evento (molti sono rimasti in piedi) per un cocktail di sensazioni forti che non si è pensato di trattenere poi tanto: “grazie”, “cuore”, “dono”, “emozione” le parole sgorgate dal film che hanno condito gli interventi istituzionali e non, tra occhi lucidi di intima partecipazione al racconto di quelle troppo veloci 20 ore che 13 anni fa scandirono il trasporto di un organo da un bimbo calabrese (deceduto a seguito dei traumi riportati dalla caduta dal balcone) ad una piccola piemontese che aspettava con ansia di tornare ad una vita normale. Un lungo, interminabile applauso ha coperto i titoli di coda prima dell’intervento del Presidente del cineclub Giulio Cattivelli, Valter Sirosi, che ha sottolineato come il club abbia creduto da subito sul progetto del regista Tiramani: “la qualità del film che abbiamo appena visto ed una sala mai vista così gremita, con gente che arriva da diverse regioni, ci confermano che avevamo ragione! Mi auspico che il prossimo anno il film possa partecipare all’apposita sezione cortometraggi FEDIC alla mostra di Venezia.”

“Stare oltre un’ora da soli, in aereo, con davanti un cuore che di solito sappiamo accompagnare un corpo ma che invece è lì, da solo e vivo…è un’esperienza che segna per sempre anche se hai già compiuto diverse missioni simili – ha raccontato il regista Tiramani, con la voce profondamente segnata dall’emozione difficilmente contenibile – e desidero rendere merito a tutti i sanitari, ai piloti ed ai tecnici che lottano con l’orologio per portare a termine queste delicate operazioni; persone che tutti noi vorremmo sempre di marmo, senza emozioni, perché così ci darebbero più sicurezza, ma sono donne e uomini che come tutti vivono grandi stati emotivi chiamati, però, a padroneggiare”. Il professor Fausto Frontini ha poi portato una testimonianza molto coinvolgente, raccontando di essere stato chiamato in prima persona, qualche anno fa, a prendere la decisione di donare gli organi del nipote che aveva perso la vita molto giovane. Il film è stato prodotto anche per celebrare il 50° dell’AIDO e per questo tra i presenti c’era la presidente nazionale AIDO, Flavia Petrin che, dopo la visione del corto, ha raccontato come sia cresciuta negli ultimi anni la cultura del dono permettendo così a sempre più persone di poter continuare a vivere grazie al si di chi ha donato.

Non hanno mancato di intervenire, per testimoniare il loro apprezzamento per l’opera proiettata, diversi rappresentanti delle istituzioni: Monica Patelli, presidente della provincia di Piacenza; Paola Gazzolo, presidente del Consiglio comunale; Andrea Magnacavallo, direttore sanitario dell’AUSL piacentina; Laura Koller che dirige la struttura sanitaria di AVIONORD, la compagnia che gestisce i trasporti aerei di organi per la maggior parte delle regioni italiane. È stato anche proiettato il videomessaggio fatto arrivare per l’occasione dal giornalista Toni Capuozzo con la sua personale testimonianza relativa ai trapianti. Rita Nigrelli (che ha condotto l’evento insieme al giornalista Giorgio Lambri) ha poi dato lettura di un’appassionata lettera di felicitazioni per il film giunta dal prof. Cardillo che dirige in Centro Nazionale Trapianti (Ministero della Salute). L’incontro si è concluso con l’esecuzione dal vivo del tema musicale del film con il compositore Alex Vetrò alla tastiera, il chitarrista Francesco Ardemagni, il percussionista Riccardo Rampini e la voce di Tania Cavagnoli.

La troupe del film (tra parentesi il ruolo)
Federica Perotti da Morfasso (la mamma che riceve la tragica telefonata)
Federica Amorevoli da Piacenza (Infermiera di Catanzaro che fa la telefonata)
Pier Marra da Fiorenzuola d’Arda (interprete principale e voce fuori campo); lui fa attore e cantante da anni
Valentina Schiavi da Morfasso (operatrice di centrale) e sua figlia Cecilia Maria Goffredi da Piacenza (bambina trapiantata)
Lara Grassi da Milano (1° ufficiale pilota) è realmente pilota nei voli sanitari con jet ambulanza
Antonio Capodilupo da Milano (autista Lamezia Terme)
Alessandro Vecchi da Milano (operatore Handling Lamezia Terme)
Salvatore Rallo da Milano (operatore Handling Lamezia Terme)
Davide Giardini da Milano (autista Lamezia Terme)
Comandante Piero Scuri da Milano (Comandante Pilota) realmente comandante su voli sanitari
Alessandro Barozzi da Milano (autista Torino), capo operazioni AVIONORD che gestisce anche le delicate missioni aeree sanitarie
Alessandra Conti da Piacenza (Infermiera Torino); allieva infermiera a PC
Daniela Rossi da Piacenza (infermiere Torino) Infermiera di sala operatoria a CSG
Carmine Grassi da Piacenza (Chirurgo Torino)
Patrizio Capelli da Parma (Chirurgo Torino) Capo Dipartimento Chirurgia ASL di PC
Cinzia Paraboschi da Piacenza (segretaria di produzione nel film e segretaria del Cineclub
Valeria Tedaldi da Castell’Arquato (segretaria di edizione) che inoltre ha curato la grafica ed i social
Carlo Tagliaferri da Castell’Arquato (operatore video)

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