Ortopedia e riabilitazione, all’ospedale di Castello i professionisti dell’Istituto Rizzoli

Ortopedia e riabilitazione, all’ospedale di Castelsangiovanni entro il 2024 lavoreranno i professionisti dell’Irccs, Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. La novità è stata illustrata da Paola Bardasi, direttore generale dell’Ausl di Piacenza nel corso di una conferenza stampa nella sede della direzione generale, insieme ad Anselmo Campagna direttore generale Rizzoli, all’assessore regionale Raffaele Donini, al sindaco di Castelsangiovanni Lucia Fontana e al direttore sanitario Ausl di Piacenza Andrea Magnacavallo. La collaborazione tra Ausl e Istituto Rizzoli – unico Irccs ortopedico pubblico in Italia – non nasce adesso: già da una decina d’anni che i professionisti dell’istituto di Bologna operano nelle strutture sanitarie piacentine, in particolar modo nei settori dell’ortopedia pediatrica e ortopedia oncologica, settore quest’ultimo che vede Rizzoli come punto di riferimento regionale. L’accordo che riguarda Castelsangiovanni, sottolinea Bardasi, è una grande opportunità perché consentirà di avere a disposizione tre equipe dell’istituto Rizzoli per gestire sia la chirurgia ortopedica, che la riabilitazione e l’attività di anestesia a supporto dell’attività chirurgica.

bardasi donini rizzoli

L’accordo partirà a primavera 2024, in autunno partirà anche l’attività di chirurgia, così come della degenza e della riabilitazione, per diventare pienamente operativo nel 2026. L’obiettivo, ha ricordato il direttore generale Ior Campagna, è di arrivare a 1.200 operazioni e 6.500 visite ambulatoriali all’anno. Dal Rizzoli arriveranno 16 professionisti, di cui 9 ortopedici, 3 fisiatri e 4 anestesisti. Gli infermieri (32) e gli oss (14) a supporto saranno forniti dall’Ausl di Piacenza. L’attività chirurgica – anche robotica, come è stato anticipato – sarà eseguita nelle sale operatorie messe a disposizione 5 giorni alla settimana, per una media di 12 ore al giorno. Saranno messi a disposizione in fase iniziale 16 posti letti più altri 6 per la riabilitazione, destinati a diventare 22 posti letto e 8 per la riabilitazione nei mesi successivi. “Un’opportunità questa – ha sottolineato Campagna – di fare anche ricerca, confrontandoci con le professionalità del territorio”.

Il direttore generale Ausl Bardasi ha ricordato gli investimenti programmati sull’ospedale di Castelsangiovanni, pari a 3 milioni e 800 mila euro, con interventi nell’area di degenza di Ortopedia e il potenziamento di risorse tecnologiche, oltre all’allestimento del Cau (centro di assistenza – urgenza). Lucia Fontana, sindaca di Castelsangiovanni e presidente della conferenza sociosanitaria di Piacenza, sottolinea come questo progetto abbia la finalità di valorizzare il presidio unico della Valtidone, incentivando la mobilità attiva, ossia l’arrivo di nuovi pazienti dalle province limitrofe. “Questo ospedale ha sempre dimostrato la sua strategicità. La riorganizzazione – ricorda Fontana – decisa nel 2017 andava proprio in questa ottica di valorizzare la clinical competence in alcuni settori specifici (cardiologia, breast unit…). In questi anni abbiamo visto di tutto: durante il covid è stato riconvertito, nel giro di pochi giorni, nel primo ospedale d’Europa destinato ad occuparsi solo dei pazienti positivi. Quella di oggi non è un’opportunità caduta dal cielo, ma frutto di un lavoro strategico che riconosce anche l’importanza degli ospedali di prossimità, luoghi dove le prestazioni sanitarie e l’aspetto umano sono più che mai intrecciati”. All’assessore regionale Raffaele Donini sono affidate le conclusioni di una mattinata ricca di importanti novità per la sanità piacentina. “Quello degli ospedali di prossimità è solo un criterio geografico, che nulla ha a che vedere con la clinica. Spero che questa prestigiosa collaborazione con l’istituto Rizzoli, quinto al mondo tra gli ospedali ortopedici, sia la pietra tombale sulle polemiche rispetto agli investimenti da parte della Regione sui presidi di prossimità. Crediamo molto nelle collaborazioni tra i territori, soprattutto in quelle, come questa, che consentono di mettere a disposizione dei cittadini servizi di eccellenza”.

IL COMUNICATO STAMPA – Ortopedia e Riabilitazione, all’ospedale di Castel San Giovanni entro il 2024 lavoreranno i professionisti dell’IRCCS Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna. Grazie a un progetto congiunto, le attività già presenti nel presidio della Val Tidone si qualificheranno ulteriormente e potranno aumentare di volume. Chirurghi e specialisti dell’istituto bolognese, unico Irccs ortopedico pubblico in Italia e polo di eccellenza internazionale, eseguiranno interventi di chirurgia ortopedica programmata, con particolare riferimento a protesica di anca e ginocchio, e riabilitazione ortopedica. Oltre alle unità operative di Ortopedia e di Medicina fisica e riabilitativa, il Rizzoli gestirà anche un’unità di Anestesia che garantirà le attività di supporto al percorso chirurgico. L’importante novità è stata presentata oggi dai due direttori generali, Paola Bardasi e Anselmo Campagna, alla presenza dell’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini e del sindaco Lucia Fontana. L’accordo si inserisce nel solco di una collaborazione tra l’Azienda Usl di Piacenza e l’Irccs Rizzoli già avviata e consolidata da oltre un decennio.

“Finora, i professionisti del Rizzoli – evidenzia il direttore Bardasi – operavano nei nostri ospedali per alcune competenze specialistiche di alto livello, come l’Ortopedia pediatrica e l’Ortopedia oncologica per le quali l’Istituto è hub, cioè riferimento regionale. Per i nostri pazienti è sempre stato un servizio molto gradito, che limita gli spostamenti dei bambini o di persone fragili e già sofferenti dalla malattia. Oggi siamo pronti a sviluppare ulteriormente questa alleanza, che si è dimostrata così strategica, per consolidare la vocazione del presidio della Val Tidone. Per la provincia di Piacenza è una grande opportunità. Potremo infatti avere in loco, a regime, tre equipe per gestire altrettanti settori cruciali. Sul fronte dell’Ortopedia, i professionisti del Rizzoli gestiranno esclusivamente la chirurgia elettiva maggiormente orientata a patologie dell’arto inferiore e superiore. Nell’ambito della Riabilitazione, potranno svolgere le proprie funzioni sia in regime di degenza ordinaria sia in regime ambulatoriale. I professionisti dello Ior garantiranno inoltre le attività di Anestesia a supporto del percorso chirurgico, come pre ricovero e sala operatoria”. “Stiamo lavorando con grande convinzione al progetto del Polo ortopedico e riabilitativo all’ospedale di Castel San Giovanni, che mette in pratica l’idea del ‘Rizzoli diffuso’ – spiega Anselmo Campagna, direttore generale Ior – Il nostro Istituto porta la sua specializzazione di IRCCS, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, cioè un ospedale di ricerca, integrandosi con l’Azienda sanitaria di Piacenza in un progetto di cura al servizio dei cittadini nel loro territorio: il valore aggiunto di questa collaborazione, e la sfida del Rizzoli come hub ortopedico a livello internazionale che si sviluppa in sedi distaccate rispetto alla casa madre bolognese, è garantire competenze, anche per prestazioni di alta complessità, sul territorio evitando ai cittadini di doversi curare fuori dalla provincia di Piacenza”.

L’accordo tra Ausl e istituto Rizzoli prevede anche la realizzazione, nei prossimi mesi, di una serie di interventi strutturali, che si inquadrano nell’ambito del progetto più complessivo della riqualificazione del presidio, con lavori all’area di degenza di Ortopedia e il potenziamento di risorse tecnologiche. Tutto il progetto consentirà di poter aumentare anche i volumi di prestazioni messe a disposizione della popolazione, sia dal punto di vista degli interventi chirurgici, sia come ricoveri, sia come visite ambulatoriali.
Le visite ortopediche ambulatoriali saranno attivate già nella primavera del 2024; a settembre si darà invece avvio alle attività chirurgiche e alla degenza ortopedica, nonché alla riabilitazione. Il progetto sarà a regime nel 2026. “È una nuova conferma – evidenzia l’assessore Donini – della capacità della sanità pubblica dell’Emilia-Romagna di fare sistema e agire come un’unica grande organizzazione a servizio dei cittadini in tutta la regione. È in questo modo che si assicura a ogni singolo territorio la massima qualità della presa in carico sanitaria dei cittadini, grazie a una flessibilità che permette di condividere le competenze dei professionisti su più territori, in modo che non siano i cittadini a doversi spostare – soprattutto per le patologie più complesse – ma siano i professionisti a farlo. E proprio ai professionisti delle due aziende coinvolte, Ausl di Piacenza e Irccs Rizzoli, va il mio ringraziamento per l’impegno che assicureranno anche in questo caso”.

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