Le Rubriche di PiacenzaSera - Cooperazione

“Cresciuti insieme ai nostri anziani e bambini” 15 anni di ABI studiati dalla Fondazione Agnelli fotogallery

“Nel tempo siamo cambiati restando fedeli all’idea con cui siamo partiti, all’intuizione che gli anziani e i bambini stessero bene insieme. Questi 15 anni hanno confermato la bontà del progetto che si è evoluto, all’inizio ad esempio pensavamo di dare tutto a tutti, poi abbiamo iniziato a proporre attività a piccoli gruppi, a essere più attenti alle relazioni che si creavano, ai processi che ai prodotti. Siamo cresciuti insieme ai nostri anziani e ai nostri bambini”. Racconta così, la presidente di Unicoop Valentina Suzzani, i quindici anni del Centro Anziani e Bambini del Facsal, il progetto che unisce nella medesima struttura una casa di riposo, un centro diurno per anziani e un nido d’infanzia, ideato e realizzato da Unicoop nel 2009 col sostegno di Comune, Provincia, Fondazione di Piacenza e Vigevano e dell’Opera Nuova Familiari Sacerdoti.

anziani bambini 2009 taglio del nastro unicoop
L’inaugurazione del 2009

Dal taglio del nastro del dicembre del 2009 sono trascorsi quasi 15 anni e il centro si appresta a vivere nei prossimi mesi una serie di eventi non solo celebrativi: quello più importante riguarda la Fondazione Agnelli, istituzione di grande prestigio nel campo dell’istruzione, che ha avviato una ricerca scientifica sull’esperienza, i cui risultati verranno presentati nel corso di un convegno a novembre. “Quello che è successo in questi anni – ha precisato Suzzani – ad anziani e bambini lo dimostreremo e lo certificheremo grazie alla ricerca scientifica che abbiamo attivato insieme alla Fondazione Agnelli di Torino, che sta studiando il nostro caso anche per capire se è possibile replicarlo. Comprenderemo meglio quello che noi vediamo ogni giorno, ovvero che i bambini hanno potuto beneficiare del rapporto con gli anziani e viceversa. Nel futuro speriamo che i più piccoli possano diventare adulti più consapevoli, così come vediamo nei nostri anziani il sorriso tutti i giorni quando vedono i bambini. Questo secondo noi ripaga di tutti gli sforzi compiuti”.

L'anniversario del centro Anziani e Bambini di Unicoop

Per presentare le iniziative del quindicinale la cooperativa Unicoop ha invitato al centro ABI la sindaca Katia Tarasconi, la presidente della Provincia Monica Patelli, il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi, Filippo Cella della Camera di Commercio Emilia e don Giovanni Cacchioli della Opera Nuova Familiari Sacerdoti, insieme a tanti operatori e amici della struttura. La responsabile del centro Francesca Cavozzi, ha ripercorso le tappe che hanno accompagnato la nascita di ABI, a partire dalla lettura di un articolo di giornale su una struttura simile a Parigi, da cui è nata la volontà di realizzare il progetto a Piacenza all’interno del piano strategico Vision 2020. “Poi la realtà ha superato il sogno – ha rimarcato – fino all’articolo uscito un anno fa sul New York Times. Questo progetto nasce grazie a una rete e grazie al contributo di tanti. Recentemente abbiamo incrociato sulla nostra strada la Fondazione Agnelli, è nata un’amicizia e un rapporto di stima, così abbiamo pensato di realizzare una ricerca scientifica sul nostro caso unico in Italia. Il lavoro è iniziato ad ottobre e culminerà con un convegno a novembre”. Collegato da Torino, il direttore della Fondazione Agnelli Andrea Gavosto ha spiegato le ragioni della scelta di approfondire l’esperienza di ABI: “Stavamo cercando un esempio di successo di percorso intergenerazionale tra bambini e anziani, e la storia più robusta e interessante l’abbiamo trovata a Piacenza. La convivenza in questo centro è certamente straordinaria, constatando il reciproco beneficio tra anziani e bambini. Per questo abbiamo deciso di avviare lo studio insieme a Giulia Scarpelli, ricercatrice di Università Roma Tre, per stabilire il vantaggio reciproco che c’è in questo tipo di rapporto e cercare di replicarlo ove possibile, ci diamo appuntamento a novembre per presentare i risultati”.

L'anniversario del centro Anziani e Bambini di Unicoop

Tra le iniziative in cantiere nell’anno del quindicinale ci sono anche un libro a cura di Antonella Bottazzi per scrivere a più mani la favola di ABI, mentre l’illustratrice Alessandra Santelli ha disegnato un’immagine simbolo che ci accompagnerà tutto l’anno e che al termine della presentazione è stata srotolata all’esterno, riprodotta su un poster di 4 metri. “La lezione che viene dalla vostra storia è che studiare – ha affermato la sindaca di Piacenza Katia Tarasconi – non dare nulla per scontato e cercare di migliorare sempre è fondamentale per i servizi alla persona. Fatemi dire che Piacenza, dopo la coppa, salame e pancetta, che sono tre salumi Dop, può vantare anche una struttura realizzata come questa, che fa parlare di sè al di fuori dei nostri confini”. La presidente della Provincia Monica Patelli ha ricordato: “Avevo vissuto la genesi di questo progetto bandiera quando lavoravo in Provincia, nell’ambito del piano strategico Vision 2020, sono felice di essere qui e vederlo realizzato dopo che ha camminato fino a qui, in questo posto ho sempre respirato cura, rispetto e attenzione”.

Centro Abi Unicoop

Il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi ha ricordato il sostegno iniziale e il valore dell’esperienza di ABI per la città: “E’ un anniversario che segna il successo di questo progetto, innanzitutto perchè è il frutto di un piano strategico, e questo costituisce sempre un vantaggio sugli altri territori. Promuovere un nuovo piano strategico attuale per pensare la nostra comunità nel 2030 e 2040 sarebbe fondamentale, ed è uno stimolo che esce di questo anniversario. Questo progetto aveva le caratteristiche perfette per essere sostenuto dalla Fondazione, dentro una logica sussidiaria”. E poi ha annunciato: “Fra pochi giorni usciremo con un nuovo bando per premiare progetti destinati agli anziani, i migliori per la comunità avranno un riconoscimento”. A portare i saluti di Credit Agricole, partner del progetto, è intervenuta Federica Sottanella.

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