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Leggono, mangiano, disegnano insieme: abbiamo conosciuto anziani e bambini del centro Unicoop fotogallery

La redazione del Civico 11 al completo ha compiuto una visita al centro Abi, Anziani Bambini della cooperativa sociale Unicoop del Facsal. Con la guida della responsabile del progetto Francesca Cavozzi, i redattori Luca, Sara, Paolo, Elian, Angelica, Samuele, accompagnati da Alessia e Mauro, hanno potuto visitare tutti i centri che convivono nello stesso complesso, e che permettono agli anziani e ai bambini di stare insieme. Hanno documentato con foto i principali ambienti della struttura e si sono fatti raccontare un sacco di cose. Ecco il loro reportage.

Proprio quest’anno il centro Abi compie 15 anni e per questo sono in calendario una serie di iniziative nelle prossime settimane. Sara racconta così l’esperienza della visita: nei giorni scorsi siamo andati sul Facsal a visitare la casa di riposo e l’asilo nido gestiti dalla cooperativa sociale Unicoop. “Bello tutto l’insieme”- si possono trovare infatti 54 anziani autosufficienti, 25 anziani non autosufficienti nel centro diurno e 42 bambini. Quest’anno il centro compie 15 anni di attività: è nato nel 2009 per far incontrare i bambini con gli anziani secondo un’idea non scontata che si ispira a un’esperienza nata in Francia. Nel periodo del covid gli anziani ed i bambini si sono avvicinati grazie ad una barriera di vetro che ha permesso di continuare gli incontri.

La redazione del Civico 11 al centro Anziani Bambini di Unicoop

Leggono i libri, mangiano insieme, disegnano, gli anziani addormentano i bambini! Il centro diurno è come un “asilo” per gli anziani: passano qui le loro giornate prima di tornare a casa! L’asilo nido è invece diviso in diverse sezioni frequentate dai piccoli di 12 mesi, quelli dai 12 ai 24 mesi e quelli dai 24 mesi ai 3 anni! Fanno anche i cosiddetti giochi destrutturati (un modo divertente di riciclare materiali e oggetti)! La storia del centro Abi ha avuto il privilegio di finire sul quotidiano internazionale “The New York Times”. “Sono stato stupito da questa struttura, di queste dimensioni e con tutta questa gente che ci lavora dentro” – il commento di Paolo dopo la bella visita al centro Abi.

Luca spiega così la visita del Civico 11: Siamo andati a visitare la sede dell’Unicoop situata sul Facsal, che si trova anche a fianco della sede della Caritas. Prima di entrare abbiamo subito notato la scultura dell’artista Giorgio Milani con la targhetta dedicata ad Abi, acronimo di centro Anziani Bambini Insieme. La scultura è stata realizzata per rendere omaggio al prezioso lavoro e servizio che svolgono per la comunità. Il centro ha tre funzioni: centro diurno, casa di riposo e asilo. Questo progetto si è messo in moto nel 2005 con numerose idee che, dopo tanto lavoro, hanno trovato la loro definitiva realizzazione nel 2009. Oggi il cento festeggia i 15 anni di attività (2009-2024). C’è un pulmino che traporta gli anziani (andata verso le 8 e ritorno per le 19 circa) che frequentano il centro diurno. Gli anziani e i bambini si tengono compagnia facendo molte attività insieme, tra cui: leggono i libri, mangiano insieme e a turno, a piccoli gruppi, gli fanno addormentare per il riposino. Nel periodo del covid, si potevano incontrare mediante un vetro. È presente anche l’animazione.

La redazione del Civico 11 al centro Anziani Bambini di Unicoop

L’asilo comprende molti bambini suddivisi nelle classi (Bruchi, mele e farfalle). I tavolini e i giochi che si trovano sono fatti interamente con materiale di recupero, in quanto le maestre vogliono far passare il messaggio, già dalla tenera età, che da materiali di scarto apparentemente da buttare si possono ricavare cose buone e riutilizzabili. Sono stati citati in prima pagina sul “The New York Times” per il loro servizio molto importante per la comunità. Secondo me è molto importante quello che svolgono, perché fa incontrare due generazioni che possono trasmettersi dei valori, aiutarsi a vicenda, che non è scontato in questo genere di relazione. Ho trovato bellissimo il fatto del vetro per favorire l’incontro. Mi ha colpito molto una frase di un ospite “non ho mai avuto figli, ma qui ho trovato tantissimi nipoti” , è una frase bellissima per dare amore incondizionato a tutti.

Foto di Angelica, Elian, Samuele.

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