Le Rubriche di PiacenzaSera - Confindustria

“Serve più considerazione del ruolo dell’imprenditore, lo sviluppo va sostenuto e non ostacolato”

“Sono stati quattro anni molto positivi, motivo per me di grande soddisfazione e di questo devo ringraziare gli imprenditori che hanno avuto fiducia in me”. Tempo di bilanci per Francesco Rolleri che in procinto, alla fine del mese di maggio, di passare a Nicola Parenti il testimone di presidente di Confindustria Piacenza. Non un preludio a un ritorno in politica per l’ex sindaco di Vigolzone e presidente della Provincia, candidato alle Europee proprio 5 anni fa. “Resterò in associazione, come past president – dice – sarò nel consiglio di presidenza e potrò svolgere quel ruolo, per me molto importante, che ha avuto Alberto Rota durante il mio mandato di presidente”.

Quale auspicio si sente di formulare, per il territorio nei prossimi quattro anni? “Che ci sia una ritrovata considerazione della figura dell’imprenditore – dice -, questo a livello locale e nazionale, perchè c’è una tendenza a dimenticarsene. Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un paio di casi in cui le amministrazioni hanno negato il permesso di espandersi ad aziende del loro territorio. Legittimo, però vogliamo che queste imprese continuino a crescere qui o che vadano a crescere da un’altra parte? Negli altri Paesi in queste situazioni viene garantito tutto il sostegno possibile”. Altro tema importante riguarda l’orientamento scolastico, per promuovere tra i ragazzi e soprattutto le ragazze l’interesse per i percorsi di studio tecnici. “E’ un cambiamento culturale, su cui bisogna iniziare a lavorare – sottolinea Rolleri – già dalle medie. Sarà necessario tempo, ma gli ultimi dati sulle iscrizioni agli istituti tecnici ci fanno ben sperare”.

Una sfida da vincere, poi, è quella del recupero di aree militari, oppure dismesse, che non mancano nel Comune di Piacenza e in altri territori. In un’ottica di consumo di suolo zero, potrebbero sorgere “industrie dove adesso sono presenti solo immobili fatiscenti. Certo, si pone il problema della sostenibilità economica di queste operazioni, che dovrebbe essere sostenuta con finanziamenti. Così come dovrebbe essere accelerata anche la procedura per la riqualificazione e il riuso delle aree militari”.

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