Parcheggio piazza Cittadella, FdI “Ancora in vigore fideiussione 2012, coperta solo metà dell’opera”

Piazza Cittadella, ancora caos fideiussioni. A sollevare il problema è il gruppo consiliare di FdI a palazzo Mercanti. La garanzia presentata dal concessionario Piacenza Parcheggi, a tutela della realizzazione del parcheggio interrato, non è stata aggiornata dalla stipula del contratto avvenuta nel 2012, come sarebbe emerso dopo l’accesso agli atti dei consiglieri di minoranza. A non essere stato modificato è l’importo stimato per l’opera che, nell’arco di 12 anni, è lievitato dai 7 milioni e 860 mila euro stimati all’inizio ai 14 milioni e 700mila euro messi nero su bianco nel Pef – piano economico finanziario, del Comune di Piacenza e riportati nel famoso addendum sottoscritto nei mesi scorsi. Una ulteriore novità che dimostra come, sottolineano Sara Soresi, Nicola Domeneghetti e Gloria Zanardi, “tutta la pratica di piazza Cittadella sia stata trattata con una superficialità che non meritava” e soprattutto senza adottare vere tutele per l’ente.

E anche nella fideiussione del 2012 c’è qualcosa che non va, dice la capogruppo Soresi anticipando un tema che sicuramente sarà al centro della commissione legalità fissata per il 27 maggio, prima del consiglio comunale del 3 giugno. “Per fortuna che su questa partita ci sono solo due fideiussioni, legate tra di loro” aggiunge Domeneghetti, ricordando di nuovo la richiesta di FdI di arrivare alla risoluzione del contratto con Piacenza Parcheggi, dopo la vicenda della fideiussione falsa. Quella del 2012, spiega il consigliere, riporta il costo iniziale dell’opera: per il parcheggio interrato in piazza Cittadella era previsto un costo di 7 milioni e 860 mila euro. “Ma ora sappiamo che, dopo il riequilibrio del Pef e l’addendum, l’opera costerà 14 milioni e 700mila euro -. Al momento il Comune, oltre a essere senza una fideiussione a tutela del canone concessorio (per la gestione delle soste blu), potrebbe essere tutelato solo per la metà dell’importo stimato per il parcheggio interessato. L’onorevole Paola De Micheli e il sindaco Katia Tarasconi continuano a dire che il Comune si trova in una posizione di forza rispetto alla firma dell’addendum e pre scoperta della fideiussione falsa. Lascio a voi ogni considerazione”.

“L’analisi di questa ulteriore documentazione ci fanno dire che la gestione di questa complessa pratica è stata trattata con una superficialità che non si meritava – aggiunge Zanardi -. In merito all’addendum, ci è stato detto che avrebbe colmato alcune lacune rimaste dalla sottoscrizione del contratto di concessione del 2012, per mettere il Comune in una posizione di forza. Noi non siamo d’accordo: manca l’aspetto delle previsioni, come è emerso controllando quest’ultima polizza. Non ha previsto poi penali per i ritardi nei pagamenti e crea ulteriori problemi: giustifica i ritardi nella presentazione della documentazione relativa alla cosiddetta bancabilità, imputabili ai tempi di istruzione della pratica. L’addendum, poi, visto che è andato a modificare alcuni aspetti sostanziali della concessione del 2012, doveva essere portato all’attenzione del consiglio comunale” e non solo essere presentato in commissione.

“Questa pratica è stata trattata con superficialità, è dall’inizio del 2023 che l’Avvocatura comunale è stata completamente estromessa – conclude Soresi – e gli effetti si vedono. Si sono visti nella vicenda della fideiussione falsa e la redazione dell’addendum, documento che noi abbiamo sempre definito come impreciso e poco tutelante per l’ente. Sono convinta che se l’Avvocatura fosse stata coinvolta nella stesura avrebbe previsto l’adeguamento della fideiussione. Di tutta questa superficialità l’unico a beneficiarne è il concessionario. Con Piacenza Parcheggi il Comune, inspiegabilmente, non solo chiude un occhio ma li chiude tutti e due. L’amministrazione sta concedendo più del dovuto: stiamo aspettando le garanzie bancarie dal 20 gennaio, si è permesso di pagare il canone del 2023 con estremo ritardo, cosa che è avvenuta proprio perché è stata scoperta la fideiussione falsa. Piacenza Parcheggi ha presentato a questo Comune una polizza falsa, che la società sia stata truffata o meno poco importa. Ad oggi il Comune non risulta garantito e l’amministrazione non sta facendo nulla per tutelarsi, non ha inviato una diffida formale per la risoluzione del contratto e non è stato richiesto nessun termine formale entro il quale ricevere la nuova fideiussione. Oggi scopriamo questo nuovo favore: il mantenere una fideiussione inadeguata e insufficiente, che garantisce il Comune per la metà del dovuto. Perché palazzo Mercanti non pone invece in essere tutte le tutele necessarie?”.

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