Coldiretti, nel Dl agricoltura novità per il settore latte

Nel provvedimento, come sollecitato da Coldiretti, viene infatti affermato l’obbligo di contratti scritti, della durata di dodici mesi, in cui si vincolano gli acquirenti di latte crudo a corrispondere un prezzo che non vada sotto ai costi medi di produzione

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Il decreto legge agricoltura, il cosiddetto “salva stalle”, contiene importanti misure per una maggiore trasparenza nella filiera lattiero casearia che si trova ad affrontare, tra le altre difficoltà, anche la scandalosa richiesta di utilizzare la polvere di latte per formaggi e yogurt in opposizione alla quale Coldiretti darà vita ad una mobilitazione mercoledì 8 luglio in Piazza Montecitorio a Roma. Questo è quanto afferma Coldiretti Piacenza nel commentare l’approvazione definitiva del decreto legge agricoltura da parte del Parlamento.

Nel provvedimento viene infatti affermato l’obbligo di contratti scritti, della durata di dodici mesi, in cui si vincolano gli acquirenti di latte crudo a corrispondere un prezzo che non vada sotto ai costi medi di produzione come aveva sollecitato Coldiretti con la mobilitazione “un giorno da allevatore”.
“Ad Ismea, spiega Giorgio Apostoli, responsabile settore zootecnico di Coldiretti nazionale, il compito di elaborare mensilmente i costi medi di produzione che dovranno tenere in considerazione sia la collocazione geografica dell’allevamento sia la destinazione finale del prodotto.”

Per quanto riguarda il delicato capitolo dell’applicazione del regime delle quote latte per l’ultimo periodo prima della fine dello stesso, il decreto, ha ulteriormente ampliato la platea dei possibili soggetti ammessi a compensazione, prima limitata a coloro che avevano ecceduto del 6% ma erano rimasti entro il 12%, prevedendo tre fasce-priorità di compensazione per lo splafonamento ovvero 12-30%, 30-50% e oltre il 50%. La compensazione presuppone il versamento del prelievo supplementare e viene effettuata in ogni caso entro il limite quantitativo del 6% dell’esubero produttivo rispetto alla quota individuale.

“Positiva, commenta Apostoli, in un contesto difficile come quello con il quale il settore sta facendo i conti, anche la possibilità di rateizzare le multe in tre rate; il produttore dovrà però prestare garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa.”

“Un’ulteriore risposta alla mobilitazione di Coldiretti, aggiunge Massimo Albano, direttore di Coldiretti Piacenza, arriva inoltre dalle misure di rafforzamento del contrasto alle pratiche sleali di mercato con l’intervento dell’Antitrust attraverso il monitoraggio dei costi medi di produzione del latte da parte di Ismea e le segnalazioni dell’Ispettorato repressione frodi del Mipaaf. Queste ultime potranno contribuire a mettere in evidenza lo squilibrio contrattuale tra le parti che determina un abuso, da parte dei trasformatori, della loro maggiore forza economica sul mercato, con l’imposizione di condizioni ingiustificatamente gravose a carico degli allevatori.”

Il decreto introduce infine una nuova disciplina delle organizzazione interprofessionali prevedendo un riconoscimento di una OI anche nel settore lattiero caseario.

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