Vaccini, nel 2014 23 rifiuti. Ma Piacenza resta sopra “quota” 95 per cento foto

Vaccinazioni, Piacenza è un’isola felice in cui la media di vaccinazioni rispetta le indicazioni previste a livello nazionale e internazionali. Se l’asticella è fissata al 95% della popolazione residente, la nostra provincia raggiunge quota 95,7%, tenendo in considerazione le vaccinazioni obbligatorie (difterite, tetano, polio, epatite B) per i bimbi nel primo anno di età. Meglio di noi fa solo Ferrara, con il 96,1%, mentre la media regionale si attesta a 94,5%. 

Un dato, quest’ultimo, che fa riflettere, come si legge nel report sulle coperture vaccinali nell’infanzia e nell’adolescenza, aggiornato al 31 dicembre 2014 dall’assessorato alle politiche per la salute della Regione Emilia Romagna. Il 2014 è infatti il primo anno in cui non viene mantenuta la quota prevista del 95% di vaccinati rispetto alla popolazione interessata. 

A Piacenza nel 2014 sono stati complessivamente 29 i rifiuti alla vaccinazione obbligatoria, 23 dei quali sono definiti dissensi informati (e quindi rifiuti effettivi), mentre i restanti 6 sono divisi tra bambini che si sono trasferiti in altre Asl o non rintracciabili. 

“La quota del 95% è quella consigliata per consentire di debellare queste malattie – spiega il pediatria Ilario Maffini, insieme a Anna Milani, referente della pediatria di comunità dell’Asl -, malattie che rischiano di non fare più paura, come il morbillo, perché tanti giovani genitori ne hanno perso il ricordo perché sono meno diffuse rispetto al passato. Resta sotto la quota del 95% anche la famosa “trivalente” (morbillo, parotite e rosolia), forse anche a causa di recenti sentenze che hanno riconosciuto risarcimenti per casi di autismo. Sentenze che si sono rivelate essere basate su argomentazioni scientifiche non corrette. Le vaccinazioni, lo ricordiamo, sono sicure”.