Cyberbulli: a Piacenza 37 casi segnalati alla Polizia Postale

A Piacenza, nella giornata di martedì 9 febbraio, la Polizia Postale incontrerà circa 100 alunni della Scuola secondaria di primo grado "Italo Calvino" ai quali cercherà di dare risposte su come evitare le insidie sul web

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La Polizia di Stato, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca con Una vita da social il 9 febbraio incontra 60mila studenti sul tema del cyberbullismo. A Piacenza appuntamento alla scuola “Calvino”.
 
Nell’ambito delle iniziative promosse per celebrare il Safer Internet Day 2016, che quest’anno si tiene il 9 febbraio, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, ha organizzato workshop sul tema del cyberbullismo nelle scuole di 100 capoluoghi di provincia italiani.
 
La Polizia Postale e delle Comunicazioni incontrerà oltre 60mila ragazzi in occasione del Safer Internet Day con lo slogan  “Play your part for a better internet” ovvero “Gioca la tua parte per un internet migliore”.

“Nel 2015 in Emilia Romagna sono stati 2 gli arresti effettuati per pedofilia online e 25 persone denunciate, 31 le denunce ricevute sul fenomeno, 280 siti monitorati, 35 perquisizioni effettuate e 48 siti web pedopornografici inseriti in black list” – dichiara Geo Ceccaroli Dirigente del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bologna.


“Prevenzione e formazione sono gli strumenti più efficaci per far sì che i giovani imparino a navigare con prudenza in internet e per aiutare, allo stesso tempo, i genitori a conoscere i mezzi a loro disposizione per proteggere i figli dai pericoli del web. Nell’anno appena trascorso gli incontri didattici che hanno riguardato la regione sono stati 176 ai quali hanno partecipato circa 20200 studenti, 830 insegnanti e 2127 genitori.


“Preme ricordare che la Specialità è presente anche sulla Rete, con consigli utili che possono essere reperiti sul sito poliziadistato.it e su quello del commissariatodips.it, oggi anche attraverso l’App scaricabile gratuitamente sul proprio smartphone o su tablet, sia per il mondo Apple che Android”.

 

“A Piacenza, nella giornata di martedì 9 febbraio, incontreremo circa 100 alunni della Scuola secondaria di primo grado “Italo Calvino”– aggiunge il Responsabile della Sezione Sovrintendente Capo Pietro Vincini – ai quali cercheremo di dare risposte su come evitare le insidie che si celano dietro la quotidiana navigazione sul web e dietro le relazioni che si sviluppano sulle maggiori piattaforme di socialnetwork. Particolare attenzione verrà posta al cyberbullismo fenomeno che ha visto in regione i numeri indicati nella seguente tabella.”
 

 
CYBERBULLISMO 2015       –       Piacenza
     
  STALKING DIFFAMAZIONE
ONLINE
INGIURIE MINACCE MOLESTIE FURTO DI
IDENTITA’
DIGITALE
SUL
SOCIAL
NETWORK
DIFFUSIONE
MATERIALE
PEDO-
PORNOGRAFICO
TOTALE
CASI TRATTATI // 12 3 3 6 13 // 37
MINORI DENUNCIATI ALL’A.G. // // // // // // // //

 

 
CYBERBULLISMO 2015       –       Emilia Romagna
     
  STALKING DIFFAMAZIONE
ONLINE
INGIURIE MINACCE MOLESTIE FURTO DI
IDENTITA’
DIGITALE
SUL
SOCIAL
NETWORK
DIFFUSIONE
MATERIALE
PEDO-
PORNOGRAFICO
TOTALE
CASI TRATTATI // 23 6 53 2 13 23 120
MINORI DENUNCIATI ALL’A.G. // 5 // 6 1 3 9 24

Una vita da social, come ormai molti sanno, è un progetto itinerante sviluppato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il Miur e cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito delle iniziative di Generazioni Connesse, che ha l’obiettivo di aiutare gli utenti della Rete a navigare in piena sicurezza e a gestire con consapevolezza e controllo i dati condivisi online.

L’iniziativa ha anche una sua pagina facebook unavitadasocial, nella quale vengono riportate tutte le attività e le impressioni dei giovani studenti.

L’obiettivo delle attività di formazione è insegnare ai ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé e per gli altri.

La formazione sui temi della sicurezza e dell’uso responsabile della rete è un impegno quotidiano della Polizia di Stato e la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è assolutamente determinante.
 
Un impegno avvalorato anche dai recenti dati pubblicati da Norton Cyber Security Insights Report, sul rapporto tra giovanissimi e sicurezza online.

Dal report emerge che il 92% dei genitori italiani si è detto preoccupato della sicurezza online dei propri figli, e tre su quattro hanno dichiarato di aver preso precauzioni per proteggerli.
Le misure più utilizzate dai genitori sono state le limitazioni all’accesso ad alcuni siti web (53%) e alle informazioni che postano su di loro sui propri social network (51%), insieme a quelle che i loro figli possono condividere con le loro cerchie di amici online (47%).

Inoltre, il 42% dei genitori italiani ha dichiarato episodi di cybercrime subiti dai figli, i più frequenti dei quali sono stati il download di un virus sul loro Pc o su quello della famiglia (20%), risposte a email di phishing (9%), episodi di smishing (la variante SMS del phishing) e violazioni dei profili social (entrambe al terzo posto in classifica, con l’8% delle risposte).

In questo contesto, le maggiori preoccupazioni dei genitori riguardano per il 61% il timore che i propri figli possano dare troppe informazioni a sconosciuti, il 59% la paura che possano essere convinti con l’inganno a incontrare malintenzionati e il 53% che potrebbero subire atti di bullismo oppure molestie.

Iniziative come la giornata mondiale dedicata alla sicurezza in Internet – ormai celebrata in oltre 100 paesi – sono di grande importanza perché aiutano a portare la sicurezza della rete all’attenzione di un grande numero di utenti, soprattutto adulti, che sono oggi nel nostro paese quelli meno consapevoli dell’importanza di educare i minori a un uso sicuro, consapevole e responsabile del web.
 

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