Dai maltrattamenti in famiglia scoprono lo spaccio tra Piacenza e Castello foto

L'indagine congiunta dei carabinieri della stazione Principale e della Polizia Municipale di Piacenza ha portato all'arresto del compagno violento di una 37enne e di un 27enne

Dai maltrattamenti in famiglia scoprono un’attività di spaccio di droga tra Piacenza, Castel San Giovanni e Pavia.

Questo il risultato di un’operazione congiunta dei carabinieri della stazione Principale e della Polizia Municipale di Piacenza, che ha portato all’arresto di un 27enne di origine marocchina, pregiudicato, accusato di  vendere cocaina, hashish e marijuana ai consumatori di stupefacenti piacentini e non solo.

Le forze dell’ordine si sono imbattute nel traffico illecito dello straniero mentre svolgevano gli accertamenti per un caso di violenza su una 37enne piacentina, terminato nel novembre dello scorso anno con l’arresto del compagno 32enne della donna, accusato di maltrattamenti in famiglia. 

La vittima aveva denunciato gli abusi che subiva dal convivente nell’agosto del 2015, rivolgendosi prima al comando della Polizia Municipale e poi alla caserma di viale Beverora. In un caso, secondo quanto da lei raccontato, l’uomo era arrivato anche ad allentare i bulloni delle ruote della sua automobile.

Da questa segnalazione sono partiti gli accertamenti congiunti, che si sono avvalsi anche d’intercettazioni telefoniche. Proprio da quest’ultime è emerso che la 32enne era costretta a comprare lo stupefacente per il compagno, rivolgendosi ad un certo “Andre”.

Il lavoro di carabinieri e polizia municipale è proseguito quindi anche in questa direzione, riuscendo a risalire ai luoghi deputati allo spaccio di droga; prima la zona della stazione ferroviaria di Piacenza e poi Castel San Giovanni e le campagne di Pieve Porto Morone, località del Pavese a pochi chilometri da Castello.

I militari hanno intercettato una trentina di assuntori che si rifornivano di hashihs “erba” o cocaina dal giovane, monitorando anche i suoi spostamenti attraverso i sistemi di videosorveglianza del territorio.

Una volta identificato il soggetto, residente a Lacchiarella, nel milanese, è stata emessa una misura di custodia cautelare in carcere, eseguita il 13 novembre scorso.

L’uomo, individuato anche grazie al supporto della polizia locale di Lacchiarella, è stato condotto alle Novate. 

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