Nove assessori e deleghe “pesanti” ai fedelissimi: pronta la giunta Barbieri

Nasce sotto il segno di un forte accentramento nelle mani degli assessori più fidati la giunta di Patrizia Barbieri, sindaco di Piacenza dal 25 giugno scorso

Nove componenti e deleghe pesanti (quelle economiche e gestionali della macchina comunale) affidate ai fedelissimi

Nasce sotto il segno di un forte accentramento nelle mani degli assessori più fidati la giunta di Patrizia Barbieri, sindaco di Piacenza dal 25 giugno scorso. 

Con ogni probabilità l’ufficializzazione arriverà il 12 luglio, nel pomeriggio, ma il più è fatto.

Ancora pochi dettagli da sistemare: l’architrave dell’amministrazione poggerà sul primo cittadino e sugli altri due assessori che non sono espressione dei partiti, Paolo Passoni (il probabile vicesindaco) ed Elena Baio.

Patrizia Barbieri conta sopratutto su questi due nomi per prendere in mano la macchina comunale e rimettere in moto l’amministrazione, dopo la stasi della campagna elettorale e la bufera imprevista delle inchieste giudiziarie. 

Da quanto si è appreso, resteranno in capo a questa sorta di triumvirato il bilancio, il personale, le partecipate e i rapporti con le università, tutte deleghe strategiche.

Dovrebbero essere confermate senza problemi le nomine di Erika Opizzi (Fratelli d’Italia) e dei tre leghisti Paolo Mancioppi, Luca Zandonella e Massimo Polledri. A quest’ultimo andrebbero le deleghe relative alla cultura, alla famiglia (scorporata dal resto del welfare) e allo sport.

In Forza Italia Federica Sgorbati sembra favorita su Marina Bottazzi, mentre Filiberto Putzu non gradirebbe la delega alla quota restante del welfare e starebbe ancora pensando al da farsi. 

Per la civica Prima Piacenza il posto in giunta sarà garantito e il più accreditato sarebbe Paolo Garetti. E’ tuttavia su queste ultime tre caselle da riempire che potrebbero esserci mutamenti dell’ultima ora. 

Infine la questione del presidente del consiglio comunale. Per ragioni di equilibri politici spetta a un rappresentante di Fratelli d’Italia (che con un solo assessore sarebbe assai sottodimensionata rispetto agli altri partiti): il ballottaggio è tra Giuseppe Caruso e Filippo Bertolini.

Ma anche in questo caso (l’elezione si terrà venerdì prossimo nel corso del primo consiglio comunale) potrebbero esserci sorprese. 

 

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