Le Rubriche di PiacenzaSera - Nave in bottiglia

Isa Stoppi, la modella che sedusse Ted Kennedy

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La nuova Nave in bottiglia del giornalista Mauro Molinaroli

Ho fissato nella mente il ricordo di Isa Stoppi, la più bella del mondo, la modella che ha saputo far brillare l’universo. Un ricordo che mi lega a un amico giornalista scomparso troppo presto, Gianni Manstretta e quando, poco più che ventenne approdai a Libertà e noi giovani collaboratori venivamo affiancati da redattori in grado di farci crescere Pietro Boglioli, Paolo Baldini e Gianni Manstretta, furono coloro (soprattutto Pietro col quale mi lega ancora oggi un’amicizia vera), che mi stettero vicini professionalmente e umanamente.

E proprio in quegli anni Gianni Manstretta stava dando alle stampe un suo bel libro, s’intitolava “All’ombra del Gotico” ed era edito dalla Banca di Piacenza. E’ una raccolta di grandi interviste, allora si usava molto ed Enzo Biagi e Indro Montanelli in tal senso insegnavano. Nel libro di Gianni, tra i vari personaggi ci sono Giorgio Armani, Francesco Alberoni, Marco Bellocchio, Alberto Cavallari e dava anche un ampio spazio a Isa Stoppi, insomma alla generazione dei piacentini illustri di ieri che Stefano Pareti, allora giovane sindaco socialista, in occasione dei 2200 anni della città nel 1982 li riunì a Palazzo Gotico nel corso di una giornata ricca di significati.

A proposito di Isa Stoppi, Manstretta l’aveva intervistata più volte ed era entrato in amicizia con lei. Il portamento nobile, l’eleganza e la sensualità di questa modella erano inconfondibili: non rinnegava il suo passato piacentino, tutt’altro, anzi aveva ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza vissute a Fiorenzuola, ma il salto nel mondo della moda e la partecipazione a Miss Universo nel 1962 dove rappresentò la bellezza italiana meno scontata di sempre, la proiettarono nel jet set internazionale: era infatti molto alta, bionda e due occhi immensi, niente a che vedere con le bellezze mediterranee tanto di moda allora. L’intervista sul volume di Gianni era un ritratto ben fatto e azzeccato, ricco di curiosità: domande brevi, lunghe risposte e un’ampia introduzione biografica. Erano amici, si conoscevano bene e Isa Stoppi non si tirava indietro quando Gianni le telefonava per avere sue dichiarazioni. Era cosmopolita, innamorata di New York ma le mezze pagine a lei dedicate su “Libertà” portavano sempre la sigla “Man.”.

Fu il primo a darle spazio nella pagina degli spettacoli, l’ha seguita lungo il suo percorso di successo senza mai essere invadente, e la grande modella volto di maison come Valentino, amata da Giorgio Armani, Gianni Versace ed Emilio Pucci, non disdegnava un’intervista con Gianni, neppure quando innamorata di New York frequentava personaggi quali Dustin Hoffman, Maria Callas e Ted Kennedy, forse il suo corteggiatore più insistente. Mi parlò più volte di questa modella intelligente e con due laghi al posto degli occhi, come disse di lei Diana Vreeland, la potente direttrice di Vogue America, e nel ricordo di Gianni avrei voluto intervistarla. E’ un mio rammarico, ho spesso pensato fosse inavvicinabile perché si era ritirata dal mondo della moda. Ieri la notizia della sua scomparsa: se n’è andato un mito della mia della mia gioventù ma ho pensato a lungo a Gianni Manstretta, un caro amico che non c’è più.

Mauro Molinaroli

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