“Elisa uccisa due volte. Non cerchiamo vendetta, vogliamo solo giustizia”

“Elisa era una ragazza buona e gentile, per me è come se fosse stata uccisa due volte”.

Sono le parole, affidate ad una lettera, del padre di Elisa Pomarelli, la ragazza piacentina uccisa nell’estate di due anni a Campogrande di Carpaneto. Delitto per il quale, nei giorni scorsi, Massimo Sebastiani è stato condannato a 2o anni di reclusione, sentenza arrivata al termine del processo celebrato con il rito abbreviato. “Ritengo non sia stata una condanna giusta – scrive il papà di Elisa, Maurizio Pomarelli -, in quanto una persona che arriva ad uccidere al di là delle aggravanti deve avere l’ergastolo. Per me è come se fosse stata uccisa due volte”. “Era una ragazza buona e gentile con tutti, non certo la donna descritta dalla difesa nel corso del processo. Se avesse realmente rincorso i soldi, avrebbe trovato uno ricco”.

Sottolinea di aver avuto con Sebastiani “solo rapporti di lavoro”: “Io, agente di assicurazione, un giorno ho incontrato Sebastiani a Carpaneto e avevo con me anche Elisa: se si potesse riavvolgere il nastro, quel giorno vorrei avere fatto una scelta differente”. “Mi auguro che in appello venga condannato nel modo giusto. Non cerchiamo vendetta – si conclude la lettera -, voglio solo giustizia per mia figlia”.