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Nordmeccanica: 40 anni di passione per l’innovazione e per un mondo sempre più green

Da Marigliano, in provincia di Napoli, fino a Piacenza, la storia della famiglia Cerciello è da sempre caratterizzata da una spiccata passione per l’innovazione e da tanta voglia di fare. A partire dal capostipite napoletano Antonio che, dopo una lunga carriera da ingegnere in tutto il mondo, nel 1998 ha rilevato l’azienda piacentina Nordmeccanica trasformandola in pochi anni in un’eccellenza del Made in Italy di livello internazionale nel mondo del packaging. Con a capo Cerciello, l’azienda si è evoluta velocemente e in vent’anni è diventata leader mondiale nella produzione di macchine per il packaging flessibile. Negli anni il gruppo si è ampliato, rilevando anche l’azienda toscana Galileo e inserendo quindi nel proprio range di produzione, oltre alle macchine accoppiatrici di film per l’imballaggio, anche macchine per la metallizzazione sottovuoto.

Insieme ai figli Vincenzo e Alfredo, che sono rispettivamente direttore tecnico e amministratore delegato, Antonio ha infine realizzato il suo sogno di raggiungere l’eccellenza mondiale e risultati importanti a livello internazionale.

Oggi l’azienda ha sede a Piacenza ma stabilimenti in tutto il mondo. Conta un totale di 300 dipendenti, sei stabilimenti (quattro in Italia, uno in Cina e uno negli Stati Uniti) e due sedi operative dirette in India e Argentina. L’azienda opera anche attraverso una rete di rappresentanti che copre 87 paesi in tutto il mondo.

Ma Nordmeccanica guarda ancora al futuro e all’innovazione tecnologica e vuole offrire il proprio contributo per un mondo sempre più green. L’azienda piacentina ha deciso infatti di puntare su un packaging sostenibile attraverso l’impiego di nuovi monomateriali plastici 100 per cento riciclabili e anche sulla carta per imballaggio.

“Il trend del mercato del packaging per il futuro è quello di sviluppare tecnologie sempre più sostenibili a livello ambientale – spiega Vincenzo Cerciello – e ci si sta orientando verso l’utilizzo di monomateriali sia su base plastica, che resta ancora il materiale più economico oltre che sostenibile, sia su base carta, per entrambi i quali è assicurata una compostabilità pari al 100 per cento”.

Un nuovo stabilimento dedicato alle produzioni eco-sostenibili è stato inaugurato a Piacenza l’anno scorso dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti proprio per produrre imballaggi alimentari riciclabili al 100 per cento.

“La presenza del ministro Giorgetti alla presentazione del nuovo impianto ha testimoniato il successo della nostra strategia di sviluppo, fondata sulle nostre capacità imprenditoriali e sulla costante attenzione per la realizzazione di tecnologie sostenibili, in un settore cruciale come quello del packaging” fa notare il presidente Antonio Cerciello. Il nuovo stabilimento occupa 2.500 metri quadrati e si è aggiunto alla superficie produttiva complessiva di 33 mila metri quadrati coperti dei tre stabilimenti di cui la società già disponeva nella zona industriale di Piacenza: nel nuovo impianto vengono prodotti i sistemi per l’accoppiamento di materiali diversi – come film plastici, carta, alluminio e film metallizzati – e le macchine metallizzatrici, che consentono di produrre pellicole da imballaggio paragonabili al packaging a base di alluminio ma, a differenza di queste ultime, completamente riciclabili.

L’azienda ha anche recentemente ottenuto un contributo dal Ministero dello Sviluppo Economico di 2,7 milioni di euro per lo sviluppo di una pellicola per l’imballaggio alimentare riciclabile al 100 per cento in collaborazione con l’Università di Parma. La società impiegherà inoltre quest’anno il 50 per cento degli investimenti in Ricerca e Sviluppo per la realizzazione di nuove macchine per imballaggi alimentari a base di carta e monomateriali plastici totalmente riciclabili. Queste nuove linee di produzione che ad oggi rappresentano il 30 per cento del fatturato e mantengono le performance di conservazione del prodotto alimentare equiparabili agli imballaggi attualmente in uso.

“I nostri investimenti in ricerca e sperimentazione di materiali d’imballaggio sempre più ecologici dimostrano la nostra attenzione all’ambiente e la forte spinta a cercare l’innovazione e l’eccellenza tecnologica per espanderci sempre più verso nuovi mercati internazionali” spiega il presidente Cerciello. L’azienda vanta un parco di oltre 4000 macchine vendute nel mondo ed è pronta ad adeguare la tecnologia della maggior parte delle stesse, circa 1500 macchine di ultima generazione, per il passaggio dalla produzione di film tradizionali a imballaggi 100 per cento riciclabili a base carta o monomateriali.

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