Assigeco verso i playoff, il ds Pagani “A Trapani con la consapevolezza di giocarcela”

Pochi giorni fa si è conclusa la fase a orologio del campionato di Serie A2 Old Wild West, con l’Assigeco Piacenza che per il terzo anno consecutivo è riuscita a staccare il pass per i playoff nonostante l’agguerrita concorrenza del temibile girone rosso. All’inizio di marzo i biancorossoblu hanno dovuto fronteggiare al grave infortunio occorso all’americano Malcolm Miller, che ha posto fine alla sua stagione, ma senza darsi per vinti e con la consueta caparbietà e aggressività che li contraddistingue sono stati abili a inanellare cinque successi nelle ultime sei uscite conquistando l’ottavo posto in classifica, con un record complessivo di sedici vittorie e sedici sconfitte che gli ha permesso di guadagnare un primo turno di playoff arduo ma stimolante contro i Trapani Shark.

Ancora una volta la crescita del giovane gruppo di atleti nel corso dell’anno è stata esponenziale, e il direttore sportivo Alessandro Pagani non può che dirsi soddisfatto del traguardo raggiunto, anche se consapevole che il bello deve ancor venire: “Quest’anno i playoff erano il nostro obiettivo per due motivi: dare continuità alle ultime due annate e per il fatto che quest’anno garantivano la salvezza, perciò questo traguardo ci rende orgogliosi e fieri anche perché per noi che siamo un club che fino a tre anni fa non aveva mai fatto i playoff in Serie A2. Aver raggiunto per tre anni di fila la postseason, tra cui una semifinale, sta dando riconoscenza al nostro bel progetto con coach Salieri alla guida e con tanti ragazzi giovani che stanno dimostrando il loro valore. Per la società e il suo Presidente è veramente un orgoglio essere arrivati ai playoff, un traguardo sulla carta tutt’altro che semplice, anche se adesso ovviamente il lavoro non è ancora concluso”.

Il fatto di aver raggiunto questo traguardo in un girone veramente ostico come quello rosso è un motivo di ulteriore appagamento? “Assolutamente sì, lo dimostrano i numeri. Il girone rosso è stato decisamente superiore come qualità delle squadre rispetto a quello verde. Mi dispiace per Orzinuovi, che con venti punti è dovuta retrocedere quando nell’altro girone sarebbe stata nona a due punti dai playoff. Il girone rosso è stato veramente competitivo, non ci sono state partite semplici e non sono stati ammessi passi falsi. Noi siamo stati bravi, a parte un leggero calo nel mese di gennaio dove abbiamo affrontato tutti i top team, a mantenere un livello di continuità eccellente e a fare un salto di qualità nella fase a orologio, arrivando in forma in un momento decisivo della stagione e sopperendo anche a qualche infortunio con la forza del gruppo. Di questo vanno i meriti sia a coach Salieri sia allo staff atletico e sanitario, perfetti lungo tutto l’arco della stagione”.

Con i playoff al tempo ancora in bilico, quali sono le motivazioni che hanno spinto la società a non intervenire sul mercato dopo il grave infortunio di Malcolm Miller? “Le motivazioni una volta che raggiungi i playoff sono altissime, perché i ragazzi hanno ancora voglia di stupire e sono convinto che per la postseason daremo il meglio di noi. Dopo l’infortunio di Miller, per coincidenza avvenuto proprio nella trasferta di Trapani dello scorso 3 marzo, abbiamo inizialmente valutato il mercato comunitario (la finestra di mercato chiudeva il 5 aprile), però non trovando un profilo ideale e non volendo fare spese folli (l’Assigeco è una delle tre squadre che nel corso di tutto l’anno non ha effettuato movimenti sul mercato), parlando con la società abbiamo deciso di dare massima fiducia al gruppo di italiani, oltre a Skeens, per cercare di arrivare all’obiettivo, e ognuno ha risposto aggiungendo un tassello in più ogni partita. Un plauso va fatto sicuramente a Michele Serpilli, che ha giocato una fase a orologio ad altissimi livelli, ma anche lo stesso Filoni è cresciuto notevolmente di rendimento. Tutti dal primo all’ultimo hanno portato maggior entusiasmo ed energia, fino ad arrivare ai nostri under Matteo Gherardini, Milos Joksimovic, Umberto Manzo e Yordany Angarica, che ci hanno aiutato a tenere alta l’intensità degli allenamenti”.

Per questi playoff vi aspetta un primo turno sulla carta proibitivo contro la corazzata Trapani Shark. La vostra serenità e la forza del gruppo potrebbero essere le armi giuste per tentare quella che sarebbe un’impresa storica? “Sulla carta Trapani è l’avversario peggiore che potevamo incontrare, lo dimostrano i numeri e la stagione incredibile che hanno fatto, sono un gruppo costruito per andare in Serie A. Nello sport però non bisogna mai darsi per vinti: andremo a Trapani con la consapevolezza di giocarcela e con la voglia di mostrare tutto il nostro valore, con la leggerezza mentale di sapere che non abbiamo nulla da perdere. Quando poi la serie si sposterà a Piacenza potremo contare sulla spinta del pubblico che ci supporterà in questa grande battaglia che vorremo onorare al meglio”.

Il raggiungimento dei playoff non è l’unica storia a lieto fine di queste ultime settimane. L’Assigeco Piacenza è infatti l’unica società della seconda categoria nazionale ad avere la propria formazione di Under 19 Eccellenza qualificata alle finali nazionali di Chiusi-Chianciano Terme, in programma dal prossimo 29 aprile: “Se da una parte i playoff ci riempiono d’orgoglio, il raggiungimento delle finali nazionali della categoria Under 19 Eccellenza è un traguardo incredibile, raggiunto con un gruppo che pochissimi a inizio anno davano vincente. Grazie al lavoro quotidiano di coach Beto Manzo e del suo assistente Facundo Bereziartua, coadiuvato dal preparatore atletico Emanuele Arensi, i ragazzi hanno fatto un qualcosa di magico e sbalorditivo, arrivando tra le prime quattro del girone lombardo-emiliano, e vincendo poi l’interzona grazie a una vittoria stratosferica in finale contro Cantù. Questi ragazzi si sono regalati un sogno, e sono convinto che ci regaleranno ancora delle soddisfazioni”.

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