Utubar Grass, oltre 2mila partecipanti all’edizione zero della rassegna enogastronomica

Un successo a 5 “grasselli”, secondo la scala di valutazione della Confraternita dei Grass, reduce dalla rassegna enogastronomica Utubar Grass.

A trarre un primo bilancio della manifestazione, tenutasi lo scorso mese in una trentina di ristoranti piacentini, sono stati i promotori stessi: Matteo Lunni, in rappresentanza della Provincia, Cristian Lertora (Confcommercio), Fabrizio Samuelli (Confesercenti), Marco Zaccarini e Edoardo Favari della Confraternita dei Grass.

“E’ un’iniziativa assolutamente riuscita, sul solco delle esperienze già avviate durante il Wine Fest – sottolinea il consigliere provinciale Matteo Lunni – che vede i ristoranti piacentini come un’occasione di promozione del territorio. E’ bellissima l’idea di usare come volano le nostre eccellenze enogastronomiche, puntando sulla qualità, ed è stato giusto scegliere ottobre come mese in cui organizzare la rassegna, perché in questo periodo dell’anno si vendemmia e i turisti vengono attratti nel Piacentino per poter degustare del vino”.

“All’interno di Destinazione Turistica Emilia il nostro ruolo, come istituzioni, è proprio questo: fare da collettori e mettere in rete esperienze positive di realtà diverse, per poter dare a Piacenza quel ruolo importante che merita”.

“Abbiamo cercato di coinvolgere i ristorati con buon senso, in maniera meno rigida rispetto al passato, lasciandoli liberi di proporre menù e prezzi – sottolinea Cristian Lertora -, in questo modo si sono sentiti più coinvolti nell’organizzazione di questo evento, di cui sono stati soddisfatti”.

“Lo spirito della Confraternita dei Grass è proprio questo, promuovere la cultura enogastronomica piacentina” afferma Edoardo Favari, curatore della mitica Guida dei Grass (l’edizione 2018 sarà presentata nelle prossime settimane).

“Proprio per la nostra finalità di promozione del territorio non ci siamo dati, nell’organizzazione di questa rassegna, un target di età rispetto al pubblico potenziale, ma abbiamo puntato molto sulla comunicazione (affidata a Well.Com Agency) attraverso social, con pagine Facebook e Instagram ad hoc”.

“Questa è stata l’edizione zero e siamo molto soddisfatti – continua Favari – è difficile trarre un bilancio, ma stimiamo che siano stati 2mila i pasti serviti durante la rassegna. L’anno prossimo vorremmo promuovere le osterie di montagna, gestite da dei veri eroi”.

“Spesso ci riteniamo inferiori a altri territori, invece non abbiamo nulla in meno rispetto ad altre realtà. Anzi, abbiamo diverse eccellenze – dice Fabrizio Samuelli -. Non è stato facile mettere insieme operatori diversi e con esigenze diverse, per il prossimo anno dovremo lavorare di più e meglio: ci presenteremo ancora più attrezzati e in grado di diversificare le proposte”.

Ma Utubar Grass non si è limitata solo alla promozione dei ristoratori locali. “Siamo riusciti a organizzare – conclude il Gran Priore dei Grass, Marco Zaccarini – 4 visite in 4 cantine diverse, con degustazioni di vini. Un modo diverso per coinvolgere ancor più persone”.

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