A Piacenza l’aspettativa di vita a 82,778 anni. Nel Nord Ovest supera gli 83

Più informazioni su

Quanto è lunga l’aspettativa di vita a Piacenza? Lo dicono i dati dell’Osservatorio nazionale della salute nelle regioni italiane, un progetto dell’Università Cattolica, e ideato dal professor Walter Ricciardi.

Secondo il report (reperibile qui) a Piacenza la longevità arriva a 82,778 anni. Nella nostra regione la palma di territorio che vive di più spetta a Rimini, unica provincia a superare gli 84 anni e fra le più elevate del Paese. La media in Emilia Romagna è di 83,189 anni, peggio di noi c’è solo Ferrara (82,224).

La media nazionale è di 82,751, appena inferiore a quella di Piacenza, mentre nel solo Nord Ovest si oltrepassano gli 83 anni.

La ricerca mette in evidenza come in Italia si viva più a lungo a seconda del luogo di residenza o del livello d’istruzione.

A farne le spese sono le regioni del Sud dove le persone hanno una speranza di vita più bassa e questo accade in particolare in Campania. A Napoli l’aspettativa di vita è 80,6 anni, mentre a Rimini e a Firenze si arriva a 84.

Fra gli italiani più longevi ci sono inoltre quelli più istruiti, mentre godono di peggiori condizioni di salute coloro che non raggiungono la laurea. Disuguaglianze acuite inoltre dalle difficoltà di accesso ai servizi sanitari che penalizzano la popolazione di livello sociale più basso con un impatto significativo sulla capacità di prevenire o di diagnosticare rapidamente le patologie.

Insomma il Servizio sanitario nazionale assicura la longevità degli italiani, ma non l’equità sociale e territoriale.

Le evidenze infatti testimoniano che in Campania nel 2017 gli uomini vivono mediamente 78,9 anni e le donne 83,3; nella Provincia Autonoma di Trento 81,6 gli uomini e 86,3 anni le donne. In generale, la maggiore sopravvivenza si registra nelle regioni del Nord-est, dove la speranza di vita per gli uomini è 81,2 anni e per le donne 85,6; decisamente inferiore nelle regioni del Mezzogiorno, nelle quali si attesta a 79,8 anni per gli uomini e 84,1 per le donne.

Scendendo nel dettaglio territoriale, il dato sulla sopravvivenza mette in luce l’enorme svantaggio delle province di Caserta e Napoli che hanno una speranza di vita di oltre 2 anni inferiore a quella media nazionale, seguite da Caltanissetta e Siracusa che palesano uno svantaggio di sopravvivenza di 1,6 e 1,4 anni rispettivamente.

Le Province più longeve sono quelle di Firenze, con 84,1 anni di aspettativa di vita, 1,3 anni in più della media nazionale, seguite da Monza e Treviso con poco più di un anno di vantaggio su un italiano medio.

LE CONCLUSIONI DELLA RICERCA

Nelle conclusioni dell’Osservatorio viene sottolineato come il quadro presentato, più che un reale problema di sostenibilità economica, rappresenti un elemento di preoccupazione per la sostenibilità politica del nostro Servizio sanitario nazionale, poiché i persistenti divari sociali che lo caratterizzano potrebbero far vacillare il principio di solidarietà che ispira il nostro welfare, contrapponendo gli interesse delle fasce di popolazione insofferenti per la crescente pressione fiscale, a quelli delle fasce sociali più deboli che sperimentano peggiori condizioni di salute e difficoltà di accesso alle cure pubbliche.

Per questi motivi sarebbe auspicabile rivedere i criteri di esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria e di accesso alle cure e intensificare gli sforzi per combattere l’elevata evasione fiscale che attanaglia il nostro Paese e mina la sostenibilità dell’intero sistema di welfare state.

E’ opportuno, infine, sottolineare che, pur con le problematiche rappresentate, il Servizio sanitario nazionale resta una dei migliori in Europa in termini di efficacia, nonostante le risorse impegnate siano tra le più basse registrate nell’Ue. Pertanto è necessario attuare tutti gli sforzi necessari per preservare il nostro Servizio sanitario e renderlo più equo e sostenibile.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.