Lo smog non cala, ma il maltempo potrebbe portare una “tregua”

Un altro giorno di aria pessima a Piacenza.

Anche nella giornata del 16 gennaio, infatti, le centraline Arpae hanno registrato nella nostra provincia valori alle stelle per le pm10: con una concentrazione di polveri fini pari a 96 microgrammi al metro cubo, il dato peggiore arriva dalla stazione Giordani-Farnese; ma sforamenti si sono verificati anche nei punti di rilevamento di Lugagnano (51 µg/m3); Besenzone (83 µg/m3) e Parco di Montecucco (85 µg/m3).

Dall’inizio dell’anno si tratta del 13esimo giorno “fuorilegge” su 16 totali. E per il momento a poco sembrano servire le misure emergenziali su traffico cittadino e riscaldamento, in vigore dal 14 gennaio e prorogate fino a lunedì 20 (incluso); una parziale “tregua” potrebbe però essere favorita dalle condizioni meteo che per la giornata di sabato 18 gennaio – secondo le previsioni Arpae – dovrebbero portare pioggia in pianura, con possibili deboli nevicate sopra 700 metri.

LE MISURE EMERGENZIALI (VALIDE FINO A LUNEDI’ 20 GENNAIO) – Resta in vigore sul territorio urbano, senza interruzioni neppure nel fine settimana, l’estensione del divieto di circolazione dalle 8.30 alle 18.30 per i veicoli diesel sino alla categoria Euro 4 compresa, nonché – come già avviene abitualmente – per i mezzi a benzina pre Euro ed Euro 1, per ciclomotori e motocicli a due tempi pre Euro. Contestualmente, permane l’obbligo di ridurre le temperature di almeno un grado centigrado negli ambienti riscaldati, per un massimo di 19°C nelle case, negli uffici, nei luoghi destinati a scopi ricreativi, associativi o di culto e negli esercizi commerciali, scendendo a 17°C nelle sedi di attività industriali ed artigianali. Sono esclusi da tale provvedimento gli ospedali e le case di cura, le scuole e gli impianti sportivi.

Si ricorda inoltre che è vietato, in presenza di sistemi di riscaldamento alternativi, l’utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa, le cui prestazioni energetiche ed emissive non siano in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 4 stelle. Vige, infine, il divieto assoluto di combustioni all’aperto per qualsiasi tipologia (falò, barbecue, fuochi d’artificio, ecc.) – anche relativamente alle deroghe per piccoli cumuli di residui vegetali bruciati in loco – così come il divieto di spandimento dei liquami zootecnici, fatta eccezione per le tecniche con interramento immediato dei liquami e iniezione diretta al suolo.

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