Sorah Rionda e Lou Tapage chiudono il Travo Balafolk festival foto

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Ultima appuntamento, quella andato in scena domenica, per Travo Balafolk, il festival realizzato dagli Amici del Castellaro con la collaborazione di Cooperativa Fedro, Dal Mississippi al Po e il Comune di Travo.

Sul palco del Parco Archeologico Villaggio Neolitico di Travo ha aperto la serata la giovane Sorah Rionda, polistrumentista di origini cubane, con il suo nuovo lavoro dal titolo “Renacer” che racconta la riscoperta delle sue radici caraibiche tra “Trova tradicional cubana” e nuove composizioni. La giovane musicista, cantante, compositrice, arrangiatore, gaitera e ballerina, arriva in Italia nel 2013 dopo un’intensa attività a Cuba e in tutta Europa con importanti nomi della world music e della scena folk/jazz internazionale come Carlos Nuñez , Gay MacKeon, Paddy Keenan, Nualla MacKennedy, Niamh Ni Charra, Roy Johnstone, Xuaco Amieva. Nel 2015 ha realizzato il suo primo album “Hebra de Luz” in Italia, con la collaborazione di musicisti provenienti da Italia e Argentina. Melodie intrise di poesia e di paesaggi cubani, nel ricordo della voce e della chitarra della bisnonna o ispirate a culture ed emozioni ancestrali provenienti da Africa, Spagna, Latino America e Giappone. Una semplice chitarra suonata con delicatezza trasporta il pubblico di Travo a Cuba.

Le mie canzoni subiscono le influenze di tutto il mondo: perché la musica è comunione – dice sorridendo, emozionata, Sorah, ringraziando chi è venuto per ascoltarla in un momento così difficile. Con le sue esotiche melodie riesce a portarci, a braccetto, di nuovo in viaggio. La serata è proseguita con i Lou Tapage, che hanno portano la tradizione rock folk delle loro terre sul palco mescolando cultura e lingue (italiano, francese, occitano, piemontese e catalano, ndr)”.

“Come Cooperativa Fedro stiamo lavorando con il Ministero della Cultura per diffondere la buona musica e questa idea di cultura e di inclusività – ha sottolineato il presidente Davide Rossi, che dal palco voluto ringraziare l’amministrazione comunale di Travo “che ha creduto in questo progetto”, prima di salutare il pubblico con l’augurio di “poter proseguire l’anno prossimo con altrettanta energia in questo magico luogo che ha grande carica positiva”.

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