Cascina San Savino “porta” delle eccellenze per chi arriva in città: il progetto di restauro

Restauro di Cascina San Savino, il Comune di Piacenza approva il progetto definitivo per la riconversione dell’ex complesso agricolo di Le Mose in stato di abbandono. Cosa diventerà la vecchia corte agricola ottocentesca? Uno spazio multifunzionale alle porte della città, integrato con Piacenza Expo (che detiene una quota di proprietà) e il comparto logistico e industriale: con alloggi, attività commerciali per la promozione dei prodotti tipici, ristorante, sala convegni, spazi espositivi e culturali e uffici. Il recupero di Cascina San Savino era uno dei progetti bandiera che l’amministrazione Barbieri aveva candidato – insieme alla Manifattura Tabacchi e al quartiere Farnesiana – ai finanziamenti del Programma Nazionale della Qualità dell’Abitare (PinQua) del Ministero delle Infrastrutture, con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani. Il progetto relativo al complesso di Le Mose si era classificato al 193° posto della graduatoria, finanziabile per 10 milioni e 450 mila euro, ma le risorse vanno ancora reperite. Erano stati inoltre individuati come soggetti partner Confindustria Piacenza e Piacenza Expo.

cascina san savino progetto

Da ricordare, inoltre, che nell’ottica di valorizzazione del complesso, nel 2020, il Comune ha ottenuto un finanziamento di 495 mila euro per la progettazione definitivo-esecutiva, nell’ambito dell’avviso pubblico della Presidenza del Consiglio dei Ministri denominato “Italy City Branding”. Una proposta del tutto coerente con quanto previsto nella proposta del bando Qualità dell’Abitare, che si propone due obiettivi: ridare vita e funzioni a un valore testimoniale ed al contempo arricchire di nuove funzioni qualificanti il comparto della città, prevedendo nel contempo l’insediamento di servizi peculiari pensati in un’ottica anche sociale. La redazione del progetto era stato aggiudicato al raggruppamento di imprese composto da Politecnica,  Dettori Francesco, Sama Scavi Archeologici.

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Nella relazione generale del progetto definitivo si legge che “il progetto di restauro e riqualificazione di Cascina San Savino si inserisce nella rigenerazione dell’area nord est della città a supporto del forte dinamismo del comparto produttivo e logistico adiacente. L’intervento di restauro e rifunzionalizzazione della Cascina è inteso quindi come catalizzatore delle potenzialità imprenditoriali già presenti nel territorio”. I principali obiettivi del progetto sono così articolati: la riabilitazione degli edifici mediante l’arresto delle principali cause di degrado e di vulnerabilità, il ripristino delle porzioni crollate e la riconfigurazione degli spazi interni e dei porticati; il mantenimento della matrice agricola del complesso e la conservazione degli elementi rurali di vita agricola che testimoniano la vocazione produttiva della cascina ma anche del territorio circostante; l’insediamento di un nuovo mix di funzioni compatibili con l’esistente volte a valorizzare il complesso storico e ad incrementarne l’attrattività del sito in continuità con i criteri di rigenerazione dell’area; la definizione di un progetto unitario che risponda ai requisiti di miglioramento sismico, compatibilmente con le esigenze di conservazione e con i requisiti normativi dovuti alle nuove esigenze funzionali; il raggiungimento di alti livelli di qualità, igiene e comfort, al fine assicurare ad utenti e visitatori condizioni ambientali ottimali in linea con le nuove funzioni ma senza snaturare le caratteristiche storiche dei manufatti.

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Nel dettaglio sono previste le seguenti funzioni: residenze con foresterie ed alloggi occasionali, destinati, ad esempio, ad utenti impiegati nel comparto logistico e artigianale che necessitano di ospitalità per brevi periodi; residenze non permanenti, per periodi medio-lunghi, a gestione autonoma che potranno essere concessi a società operanti nell’area fieristica o a terzi per l’alloggio, ad esempio, dei propri addetti; attività commerciali finalizzate alla promozione del territorio e dei suoi prodotti ma anche a supporto all’adiacente polo fieristico; attività culturali per incrementare il potenziale attrattivo del complesso e la promozione delle nuove attività con la presenza di una sala per convegni e conferenze; spazi per attività di formazione a supporto al comparto artigianale per la formazione degli addetti; ristorazione a supporto dell’adiacente polo fieristico e logistico ma anche delle attività che si insedieranno nel complesso; spazi espositivi per mostre permanenti o temporanee; uffici destinati a supporto delle nuove attività insediate, a start-up innovative ma anche alla gestione del complesso.

cascina San Savino rendering

Cascina San Savino attualmente versa in uno stato di completo abbandono, ad eccezione di una parte posta a nordovest dove sono stati ricavati i parcheggi a supporto del polo fieristico. Si trova nel quadrante nord est di Piacenza, in prossimità del Polo Logistico e Fieristico della città in un’area che oggi presenta un carattere artigianale e industriale, in prossimità di importanti snodi infrastrutturali ferroviari ed autostradali ma anche di alcuni punti di riferimento cittadini, PalaBanca ed il Polo di ricerca e innovazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. L’area complessiva del lotto di intervento ha una superficie di circa 16mila e 870 mq di cui 10mila mq di proprietà del Comune di Piacenza e 6mila e 870 mq di proprietà di Piacenza Expo Spa.

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